sabato 10 novembre 2007

Embrace


E' vero, non sono tranquilla in questo periodo. Ho una stupidissima angoscia per dei problemi che dovrei smettere di farmi, ma tra un mese sarò un po' più tranquilla in questi giorni. Già...non vedo l'ora. E così avrei più sbesso bisogno di un abbraccio. Uno di quelli che non chiede nulla in cambio. Uno di quelli così silenziosi che non fanno domande, che non sprecano energia nel sembrare più forti possibili. Ho bisogno solo di essere avvolta con tutta la semplicità del mondo. Un po' come fanno questa musica nellle cuffie alla 1.00 di notte. Già così. E devo dire che a volte qualcuno ci riesce in modo così naturale che non c'è nemmeno bisogno di fiatare. Non c'è bisogno di sventolare bandiera bianca. Perchè proprio quando le lacrime stanno per nascere qualcuno è già lì pronto con il dito a raccogliere i cocci. A tenerti su con la sua stretta forte. E a volte le parole poi mancano anche a me. Sussurro solo quando so che non puoi sentirmi. Già. Ed è un modo così dolce di sfogarsi che c'è poco da fare. Ho paura, ho paura di cosa sarà di me tra una settimana. Ho paura di farei conti con tutte le mie emozioni. Ho paura di rimanere intrappolata qui ancora per molto. Ho paura di non riuscire a fare tutto e ho paura di sapere che qualcuno mi consiglia di finire in fretta che da quelle parti "si ha bisogno di me!"...già ho paura di un futuro che diventa via via sempre più chiaro ma che mi sembra ancora così lontano. Ho paura di non esserne ancora all'altezza. Anche se so che tutto quello che ho me lo sono guadagnato con le mie sole mani. Già. Vorrei vivere anche io in una storia, magari non inventata da me, giusto per non avere su me stessa la responsabilità della narrazione. Ma forse è così cmq, anche se non mi è dato di saperlo. Primo prelievo oggi. E, infantilmente, mi è sembrato così strano vedere uscire soldi da quella macchinetta, e sapere che quei soldi erano miei. Guadagnati da me. Vederli uscire da lì è tutta un'altra cosa. Già...ed io vorrei saper cantare come questa voce che mi scoppia nelle cuffie. Ma non sono io. E devo trovare un modo per fare il meno schifo possibile...invece mi sento addosso una responsabilità assurda. Nei confronti di me stessa. Non voglio l'ennesima sconfitta. Vorrei potermi guardare allo specchio e dirmi: "sì Mery, sei stata brava davvero, non come tutti ti dicono per essere gentili". Già perchè sì io mi diverto ma pretendo molto da me stessa. Forse troppo a volte. Ma stanotte...voglio solamente lasciare sotto le mie coperte il calore che hanno accolto. Voglio conservarlo per un po', il tempo più lungo possibile.. Voglio solo che queste note mi entrano dentro per cullarmi verso tutti quei sogni che faccio di continuo ad occhi aperti, con gli occhi chiusi per l'occasione però. Vorrei solo essere un pochino più tranquilla...solo quello. Senza dover avere cose che mi angosciano all'inverosimile come è stato questa settimana.

Voglio leggere un capitolo del mio libro e addormentarmi così. Cullata dai miei libri e da tutto il resto. E da una storia di una bambina mitica, di stupidi baciatori e di teste di bambole parlanti. La Splendida poi era Splendida davvero. Voglio un abbraccio silenzioso e inconsapevole.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se non avessi paura non saresti umana...non ti dirò di non aver paura sarebbe una bugia,devi solo credere in te stessa...sei brillante,puoi farcela:lotta e vinci.

E comunque anche il meno gentile del mondo ti direbbe che sei brava a cantare^_^