mercoledì 16 settembre 2009

pensieri sparsi


E' strano ritorvarsi così attaccati a Dio in un attimo. E' strano rientrare in una chiesa dopo del tempo ed accorgersi di quanto ci si senta a casa lì dentro. E' proprio vero che Dio non smette mai di cercarci e quando ci facciamo trovare il dono che ci fa è enorme. Io lo sento e non me ne vergogno. Ora. Oggi sono entrata per pregare per qualcuno. Ed ho visto il volto di un ragazzo tutto rosso di dolore per la morte di suo fratello. E sono rimasta molto scossa. Cioè, non che non sia mai capitato prima, di vedere cose del genere ma boh...cosa farei io? ome farei ad addormentarmi la notte. Dev'essere un dolore veramente grosso. E come può aiutarmi Dio in questo. Forse, anzi di sicuro, noi uomini sbagliamo quando non riusciamo a fare i conti così col dolore. Già..ma per noi è una prova troppo dura. Chiunque l'ha provato, chi più chi meno. Fa parte di noi. Io non posso pregare affinchè passi il dolore, sarebbe preghiera vana e sbagliata. Io prego affinchè questi ragazzi che conoscevo possano davvero provare l'amore che in questa vita, in tante cose non hanno forse nemmeno avuto la possibilità di provare. Quell'amore che va oltre le nostre umane fantasie. Il tuo amore eterno. Prego affinchè questo possa renderli pieni di quella vita che hanno perso. Lo spero. Lo so. Ci credo. Dall'altra parte sto male per quello che si dice in giro, per come si va contro a chi cerca di fare il proprio lavoro, per il malsano buonismo che gira intorno alle vicende. Questi avvenimenti dovrebbero farci anche riflettere, oltre a provare dolore ed empatia per i parenti di questi ragazzi. Sembrerà la cosa più stupida di questo mondo ma la morte c'è, esiste, ed è cosa intrinseca alla vita, il filo che le separa è talmente sottile che a volte è come se fossimo tanti equilibristi. E non ci accorgiamo che "guardare giù" può esserci davvero fatale. Ci piace il rischio senza pensare che non ne abbiamo davvero bisogno e che senza provarlo non siamo meno coraggiosi e meno uomini. Sono a pezzi perchè non mi sembra vero che sia andata così, davvero, perchè a 26 anni ne hai ancora di pacchi da scartare, ma chiudere gli occhi davanti a tutto perchè "l'importante è che erano nostri amici" è sbagliato. E con questo non intendo dire che vanno giudicati, lungi da me la cosa, con questo voglio solo dire che forse io, nei confronti di un fratello che mi lascia solo perchè voleva provare a quanto arrivava la sua macchina nuova, un po' di stupida rabbia ingiustificata la proverei. E' troppo facile non imparare mai dai propri errori e continuare a rifarli. Poi io dico solo stupidate mie. Tutto il resto è morte, e ce l'ho anche io nel cuore.

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